CONDIZIONI - "Veniamo da un periodo sicuramente negativo, abbiamo perso 5 partite nelle ultime 6. Domani abbiamo - come ìil calcio ci dà la possibilità -, la chance di invertire la rotta. Il Bologna sta facendo ottime cose, Motta sta facendo veramente un buon lavoro".
TESTA AL FINALE - "La cosa da fare in questi momenti è stare zitti, come capitato nei momenti di difficoltà, il -15, in altre stagioni... Lavorare e fare. Ci sono 35 giorni importanti davanti a noi e non c'è altra scelta. Parlare serve a poco. Nel calcio quando non vinci sei dalla parte del torto, quando vinci sei dalla parte della ragione. Come si suol dire: chi vince è un bravo ragazzo, chi perde... In questo momento bisogna solo reagire al fatto che abbiamo lasciato per strada un po' di punti in campionato".
PERDERE LA BUSSOLA - "Non è rimasto poco, abbiamo comunque un obiettivo in campionato, raggiungere i primi 4 posti, se possibile il secondo, migliorerebbe la classifica dell'anno scorso. Poi l'Europa League. Quando arrivi a quel momento... l'obiettivo è arrivare a marzo e aprile per lottare per qualcosa, anche quest'anno ci siamo riusciti. Poi se siamo bravi e fortunati, li centriamo. L'obiettivo di ogni società, nel campionato italiano, vista la situazione economica del calcio italiano... non è che ora abbiamo 5 squadre in semifinale tra Champions ed Europa League, e i problemi non ci sono. Ora sono insabbiati, quei problemi. Questo è il calcio. Poi ci sono altre dinamiche. Una società come la Juve, l'Inter, Milan, le sei-sette squadre in lotta - ora il Napoli ha vinto e 3 restano fuori dalla Champions - si ritrovano 60-70 milioni di introiti che vengono meno. L'obiettivo primario è giocare dopo la Champions. Siamo in lotta per farlo e per cercare di vincere l'Europa League. Un passo alla volta. Se siamo bravi e fortunati ci riusciamo, comunque abbiamo fatto il possibile per ottenere qualcosa".
RAGAZZI IN CAMPO - "Stanno tutti bene, non è questione di chi gioca. E' tutto nella normalità. Federico è un giocatore straordinario, strappa e può risolvere la partita. Ma viene da 10 mesi di inattività. Ritrovare quell'equilibrio fisico e mentale non è facile. Le prestazioni che sta facendo sono nella norma. Pogba è un anno che è fermo. E non è nelle condizioni ottimali per giocare una partita. Vorrei riavere il Pogba di quando l'ho allenato, ma così non è al momento. Di solito, tanto tempo uno sta fermo e tanto tempo serve per recuperare. Ci sono degli studi. Tutto nella norma. La fortuna che è stata... nella sfortuna di non avere giocatori al top come Pogba e Chiesa o vedi anche Vlahovic che viene da una pubalgia importante e non è che ora sia diventato scarso, per tornare ai suoi livelli avrà bisogno di tempo. Ma c'è stata una fortuna, grazie al lavoro fatto nei dieci anni col settore giovanile fatto dalla Juve e con la seconda squadra, è stata avere Fagioli, Miretti, Soulé, Iling. Che hanno fatto tante partite. Miretti è un 2003. Ha fatto più di 40 partite nella Juventus. Fagioli ne ha fatte 25-30 nella Cremonese, vincendo di campionato ed è di talento, ha giocato 30 partite. Non è facile giocare 30 partite nella Juventus o 40. Anche quelli bravi... Una volta, con Buffon, mi disse: sono arrivato al primo anno alla Juve e non ho capito niente, al secondo anno non me n'ero accorto. La Juve è una cosa unica, ci sono le pressioni, le robe... Ci sono tempi di crescita. Capisco che si voglia tutto e subito. Ma ci vuole pazienza, programmazione. E dalle cose negative, come Pogba al 100% e Chiesa che sapevo sarebbe tornato così, abbiamo trovato patrimoni della società. Per la società, anche a livello economico, è molto importante. Bisogna continuare e andare avanti, non perdendo di vista l'obiettivo. Ora è il momento più difficile, è ora. Non il meno quindici. E' ora. Non parlo solo della squadra, ma di tutto. La società dev'essere un bocco unico, abbiamo 35 giorni che sono i più importanti della stagione, come sempre, a meno che non sia fuori da tutto. Siamo dentro a due obiettivi e dobbiamo essere un blocco granitico. Parlo a 360 gradi".
NEGLI SPOGLIATOIO - "Cos'è successo, perché? Chi ha detto? Da chi sono stati riportati? Mi dica i nomi. Se ho insultato qualcuno? Bisogna pensare alla partita di domani..."
ATTEGGIAMENTO - "Domani è una partita molto difficile, abbiamo 7 partite per rimanere tra le prime 4. A 73 punti sei dentro. Visto il calendario. Domani dobbiamo vincere la prima e non è facile, serve avere una squadra più compatta, aggressiva, lucida in zona gol per fare una partita per l'importanza che ha, rispettando il Bologna che sta facendo un'ottima stagione. Ha dei buoni giocatori. Tutte le partite sono difficili, non ce n'è una facile. Prima della gara un può dire che la Juve vince... Poi bisogna giocare sul campo. Tante volte ciò che accade è diverso da quel che si pensa. Dobbiamo fare una gara di grande attenzione".