Walter Sabatini si è presentato come nuovo responsabile dell'area tecnica del Bologna. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa: "Per me è un giorno di testa, voglio vivere dentro una bolla di gioia e questa è la scelta migliore. Sono orgoglioso e soddisfatto di essere qui".

SUL BOLOGNA - "La cavalcata del girone di ritorno è stata fantastica, ho detto a Mihajlovic che se trasformeremo l'eccezionale in normale, saremo già a metà dell'opera".

SUL SUO LAVORO - "Ho trovato un'organizzazione importante e una grande partecipazione di tutti. Ogni giocatore ha una banca dati importante, sono tranquillo e soddisfatto di quello che ho trovato".

SU QUESTA SFIDA - "E' la sfida finale: mi rendo conto che sia un po' melodrammatica, ma è così. Voglio ottenere grandi cose qui, subito".

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SU SE STESSO - "Vorrei che chiunque parli con me si senta a proprio agio. Ho la testa piena di cose, Bigon funziona da catalizzatore. Sono stato l'uomo più insultato del continente, so cosa significa quando le cose vanno male. Di Vaio lavorerà a stretto contatto con me".

SULLE SPERANZE - "Con Suning ho avuto fretta di fare tutto subito. L'idea di un network internazionale c'è da tempo, qui si può realizzare. Se i giocatori vengono portati in situazioni funzionali, crescono più in fretta. Totti? Nessuna offerta".

SULL'ASSENZA DI CAPUTO - "Invocare il padrone sul posto di lavoro è un luogo comune. Ad una società servono professionalità e sensibilità, ciò non obbliga un presidente ad essere sempre presente".

SULLO STAFF - "Mihajlovic sarà determinante, dà scariche di adrenalina ai giocatori e li ribalta. La sua permanenza è un'assicurazione sulla vita per tutti noi. Arriveranno giocatori giovani e meno giovani, la rosa non sarà stravolta".

SU ORSOLINI - "Vogliamo tenerlo. Domani scadono i termini del prestito, poi vogliamo trattare".

SUL MERCATO - "Pulgar ha segnato in Coppa America, dove lo marcava il nostro Tomiyasu?. Ah non possiamo annunciarlo?".

SU DESTRO - "Gli ho voluto esageratamente bene. A 22 anni è stata un'operazione perfetta. Di quello che è successo a Bologna me ne vergogno perché ha perso slancio, cattiveria e fiducia. Certamente non lo butteremo via e lo gestiremo nel miglior modo possibile. Deciderà Mihajlovic, lui ha le chiavi di casa, ci fideremo delle sue valutazioni".