Tutti vogliono Krzysztof Piatek. Con 19 gol il 21 presenze stagionali, il bomber del Genoa ha conquistato le attenzioni di molti club di Serie A e per lui, a giugno, si sta già preparando l'asta. A commentarne il rendimento e il futuro c'è Zibì Boniek, presidente della federcalcio polacca, che alla Gazzetta dello Sport confessa: "Pronto per una grande squadra? Assolutamente sì. È un attaccante molto forte, giocare al Genoa o in un top club non fa differenza. Bisogna vincere e segnare ovunque, farlo in una squadra non di primissima fascia è più complicato che in una big. Non vedo perché un bomber come Krzysztof dovrebbe smettere di far gol una volta arrivato in un gruppo attrezzato per ottenere risultati".

La Juve sonda Piatek, cambia il prezzo per il colpo in attacco
QUALITA' - "È completo, sa segnare in tutti i modi: di destro, di testa, dalla distanza oltre che in area di rigore. E poi è un giocatore dinamico, lavora molto per la squadra, non si limita ad aspettare il pallone. Da top 5? Di certo ha la testa sulle spalle per non farsi travolgere dalla popolarità che crescerà ancora. È un ragazzo serio, un gran professionista. Ha solo 23 anni ma la maturità è quella di un 27enne".

ITALIA - "Continuerà a segnare? Continuerà, e forse ha già dato fastidio a qualcuno… Se parlo di Genoa-Atalanta? Beh, su questa storia mi viene da sorridere… Un tiro da 30 metri deviato dall’avversario è gol, se Piatek segna a due passi dalla porta il tocco del difensore vale l’autogol. Manca uniformità nelle decisioni, e non solo in Italia".

FUTURO - "Farebbe bene in qualunque tridente. Le ripeto, stiamo parlando di un ragazzo che ha tutte le qualità per giocare nel Milan come nel Real Madrid".