Uno è il leader della difesa, l'altro è il regista della squadra. Bonucci e Pjanic, Pjanic e Bonucci. Sono due dei giocatori che hanno il pollice in su vicino ai loro nomi dall'inizio della gestione Sarri. Quelli che sono migliorati di più da quando l'allenatore si è seduto sulla panchina bianconera.

BONUCCI - Bonucci ha perso il suo fratello di reparto Giorgio Chiellini per infortunio. Quanto ne hanno passate insieme... gioie e delusioni, si caricavano e si aiutavano uno con l'altro in campo. Oggi Bonucci si è ritrovato vicino un ragazzino olandese di vent'anni. Gli ha spiegato il calcio italiano come un fratello maggiore, in campo e fuori. Leader e capitano Leo, che si è caricato la difesa sulle spalle cercando di capire per primo le richieste di Sarri. E con l'arrivo di Andrea Barzagli a curare ogni particolare il reparto non può far altro che migliorare.

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PJANIC - Il ruolo di Miralem Pjanic è un copia e incolla di quello che faceva Jorginho a Napoli. Ogni azione passa dai suoi piedi. Contro il Brescia ha completato 108 passaggi, record stagionale in campionato per un centrocampista. Imposta, riordina, lancia lungo e segna: due gol nelle ultime due partite prima di stasera. Sarri gli ha dato le chiavi del gioco piazzandolo davanti alla difesa, giocatore al quale non rinuncerebbe mai al mondo. L'ha fatto una volta, contro il Verona quando titolare è partito Bentancur. Non era la stessa Juve, la squadra faticava a far girare il pallone, la manovra era lenta e così nella ripresa è servito Miralem. Lui come Bonucci, due giocatori fondamentali per Sarri.