TRIDENTE - Gli autori delle reti che hanno affossato l’Udinese ci hanno messo sicuramente del loro a livello individuale. Ronaldo, in particolare, ha ripreso quella confidenza con il gol in maniera autorevole per quelle che sono le sue corde naturali. Higuain, pur non segnando, ha recitato a meraviglia il ruolo della spalla che offre la battuta al primattore. Dybala si è espresso per qualità e temperamento a livelli che potevano ricordare il miglior Platini. Persino Demiral, con la sua prestazione eccellente, ha dato segni di grande dedizione alla causa bianconera e non solo alla bandiera turca.
APPLAUSI - Invece, con grande sorpresa, ecco che in campo scende proprio il “tridente” dell’impossibile e la Juventus non soltanto vince ma offre finalmente al pubblico quello spettacolo promesso dalle teorie sarriane. A questo punto non resta altro da fare se non applaudire l’allenatore il quale soltanto in apparenza ha dato l’impressione di rinnegare parte della sua filosofia professionale, ma che in realtà si è limitato a comportarsi come fanno i veri saggi e vincenti mostrando di avere il coraggio e l’onestà intellettuale di cambiare quando occorre.