JUVE- "Quando è arrivata la Juventus non ci ho pensato due volte. È il club più grande d'Italia e aveva da poco vinto il campionato per nove volte di fila. Era un'occasione d'oro. Inoltre, le convocazioni per il Mondiale del 2022 si avvicinavano sempre di più e avevo bisogno di fare un salto per poter sognare di poterci essere anche io".
CHIELLINI- "Gli ho fatto qualche domanda sul club e sullo stile di gioco dell’allenatore, lui si è dimostrato subito disponibile dicendomi: “Puoi andare senza paura, sei pronto!”. “Dopo quella chiacchierata è stata una scelta facile". Poi in tournée gli ho chiesto in cosa dovevo migliorare e cosa potevo fare per migliorarmi. Siamo sempre in contatto. È un ragazzo che ammiro e spero di seguire le sue orme".
IMPATTO FISICO- "All’inizio è stato un po' difficile perché giocavo ogni tre giorni, mentre a Torino l’impegno era solo una volta a settimana. Fisicamente è stato complicato, il recupero era diventato fondamentale, quindi mi aiutavo con molti trattamenti e bagni di ghiaccio. A livello individuale è stato un anno positivo, l’ho vissuto come un periodo di grande apprendimento. Quest'anno purtroppo non giocheremo la Champions League, ma il lato positivo è che avremo più tempo per recuperare e concentrarci sul campionato".