Matteo Bucosse racconta il debutto con l'Under 23 ai microfoni di Juventus tv: "E' difficile poter spiegare a parole quello che ho provato. Sicuramente è stata una bellissima esperienza, e a fine partita mi sono sentito un po' ripagato di tutti gli sforzi che avevo fatto durante il mio percorso. Vorrei dedicare questo esordio, questo passo importante, alla mia famiglia e a tutti quelli che hanno reso possibile questo esordio contribuendo alla mia crescita personale e tecnica: dall'allenatore dei pulcini in poi".

"Ho iniziato a giocare a calcio a 6 anni in prima elementare andando al campo del paese. La società era il Montemilone Pollenza al quale sono legatissimo, perché lì sono stato dieci anni, dai 6 ai 16, sono cresciuto lì ed è parte di me. Dopo quest'esperienza sono andato in Serie D al Tolentino e arrivato semplicemente con la promessa di un posto in tribuna la domenica e la possibilità di giocare con la Juniores Nazionale il sabato".

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"Poi il caso ha voluto che dal nulla arrivassi a fare quasi 20 presenze nel campionato Interregionale, e comunque facendo 20 gare sono arrivati degli interessamenti, ma quando ho saputo che una società come la Juve mi voleva credo di non aver realizzato subito. Solo quando ho messo piede nel campo di Vinovo ho capito che stavo andando incontro a qualcosa di veramente grande. Arrivando da società dilettantistiche, quello che ho visto fin da subito è l'estrema professionalità, la cura di ogni dettaglio e l'organizzazione di ogni cosa. Inoltre, ho notato il vero interesse da parte dello staff medico e tecnico di portarti al massimo della condizione la domenica, dando la possibilità di dare tutto quello che puoi".

"Con Zauli e Lupatelli ho un ottimo rapporto, porterò il loro ricordo per tutta la vita visto che sono stati loro a darmi la possibilità di esordire. In settimana lavoriamo molto bene, so che devo crescere ancora molto ma bene così, ogni giorno imparo cose nuove. I 18 anni festeggiati al JHotel? L'avrei festeggiato volentieri fuori dall'albergo, ma il 23 ottobre, giorno del mio compleanno, ero positivo al Covid. Per questo sono rimasto chiuso in camera, ma sono arrivati tanti messaggi e chiamate che mi hanno fatto immensamente piacere. E' stupendo fare il 18° alla Juve, perché qui si cresce tanto e io mi sentivo maggiorenne già appena arrivato qui. Quando arrivi a Vinovo devi essere un uomo".