A poche ore dal Real, a pochi giorni dalla Juventus, Gerard Piqué ha alzato di nuovo la tensione in casa Barcellona. In un'intervista a La Vanguardia, il centrale ha commentato con toni decisi la questione. 

MESSI - "Come è possibile che Messi, il miglior giocatore della storia, si alzi un giorno e decida di inviare un fax per andare via perché sente che nessuno lo sta ascoltando? È qualcosa di scioccante. Io, da presidente, mi sarei comportato in maniera differente. Era un argomento molto personale - ha spiegato il difensore -, ma ricordo di avergli chiesto di pazientare. Gli ho mandato un messaggio dicendogli: 'Leo, un anno e poi arriverà gente nuova…'. Messi merita tutto, è qui da 16 anni e il nuovo stadio del Barcellona deve prima portare il suo nome e poi quello dello sponsor. Bisogna preservare le figure importanti, non depotenziarle".

Piqué furioso: 'Oltraggioso chiederci indietro i soldi. Messi? Incredibile che il Barcellona...'
L'ATTACCO - "Innanzitutto credo che sia assurdo che il club abbia pensato di spendere dei soldi per criticarci. Ma la cosa peggiore è che chi ha ideato tutto questo stia ancora lavorando per il Barcellona. Ho chiesto spiegazioni al presidente e lui mi ha detto: 'Gerard, io non lo sapevo'. Preferisco non lasciarmi male con nessuno, la mia relazione con il presidente può essere cordiale, ma certe cose rimangono. Poi credo anche che sia sorprendente che gente del calibro di Guardiola, Puyol, Xavi o Valdes non sia al Barcellona. Queste persone fanno parte della storia del club, lo hanno reso grande e dovrebbero sempre stare qui. L'esonero di Valverde? Non mi è sembrato coerente mandarlo via a metà stagione quando era in testa alla Liga e dopo aver vinto i due campionati precedenti. Non mi è sembrato logico".