L'accusa e la risposta, è vera e propria bufera tra Sky Sport e Vincenzo Spadafora. Il Ministro dello Sport questa mattina, tramite Facebook, aveva usato espressioni dure nei confronti della tv e la replica non si è fatta attendere. 

SPADAFORA - "Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare. Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà". 

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SKY SPORT - La replica, prima ancora che con il comunicato, è arrivata tramite le parole di Federico Ferri, direttore di Sky Sport: “Ci spiace constatare che le dichiarazioni del signor ministro dello sport non corrispondono alla verità dei fatti. Infatti Sky da molti giorni aveva dato la piena disponibilità sia alla visione di Juventus-Inter sui propri canali in chiaro (TV8 e Cielo) che alle partite di cui Sky detiene i diritti a pagamento. TV8 e Cielo sono disponibili sulla piattaforma digitale terrestre per tutti i cittadini e a tutti gli appassionati e non solo ai propri abbonati. Le norme e leggi attuali non sono superabili e la Lega Calcio di Serie A lo ha più volte dichiarato e chiarito. Ma, ribadisco, Sky da molti giorni aveva dato la disponibilità per tutte le partite”. Così Sky ha replicato duramente a Spadafora. E Ferri ha aggiunto: "Le parole di Tommasi erano già presenti ieri sera, chiare ed evidenti, Difficile comprendere come queste parole abbiano suggerito di interrompere il regolare svolgimento della partita a 1' dal calcio d'inizio. Ora la partita si giocherà, in ritardo perché la Figc si è presa il tempo. Ribadisco anche che questa mattina è uscito un decreto in senso opposto rispetto a quanto stava succedendo a Parma".

In studio a Sky, ospiti e conduttori hanno contribuito con i propri pareri sulla vicenda. 

Di Marzio: "Il problema qual è? La salute dei giocatori o la partita in chiaro? Se si deve fermare tutto è per la salute dei protagonisti".

Bucciantini: "Lo Stato ha gli elementi per decidere, non per consigliare. Abbiamo fermato una squadra che stava scendendo in campo, per poi rimettercela 75' dopo". 

Bonan: "Questa situazione sembra una comica, far ritornare le squadre negli spogliatoi, se la rivedessimo tra vent'anni farebbe ridere. I giocatori hanno vissuto una situazione surreale, si chiedevano cosa stesse accadendo".