L'EPISODIO - "Finita la gara ho alzato un po’ troppo i toni, però ci tengo a dire che nell’arena, quando veramente si pesa il comportamento di una persona, penso di essere stato molto sportivo. Mi sono preso un’espulsione che ancora oggi mi domando il perché. Per il dopo, sicuramente sono tre giornate meritate. Bidone dell'immondizia? E’ uscito dalla mia fervida fantasia. Non sapevo cosa dire, avevo un diavolo per capello e mi è venuto fuori il Gigi di Carrara che è cresciuto. Se fossi l’arbitro Oliver e oggi incontrassi Gigi Buffon, cosa direi?Ci scherzerei, perché l’ironia è il modo migliore per abbattere dei muri e creare subito un’empatia".
OFFERTE DALL'ITALIA - "Avrei potuto prendere in considerazione un qualcosa di romantico come Parma. O il Genoa, perché quand’ero bimbo era la squadra per la quale tifavo. Oppure la Lazio, perché i tifosi della Lazio mi hanno sempre trattato come un campione e un uomo da onorare e questo per me ha un valore davvero importante. Ma nonostante questo, penso che la situazione migliore fosse quella di uscire dall’Italia e ampliare il mio mondo di conoscenze".
FAVORITA CHAMPIONS - "No, per arrivare a determinati successi c’è bisogno di un percorso, di un progetto, di una società e una squadra che si conoscano da tempo. Il PSG è una novità di questi anni e necessita di tempo. In Champions ci sono due-tre favorite: il Barcellona, perché ha il primo o ogni tanto secondo giocatore al mondo; poi c’è la Juve, che negli ultimi anni si è consolidata a questi livelli e ha preso l’altro giocatore che è considerato il primo e a volte il secondo del mondo; poi ci sono outsider come il City, che magari in questi anni non ha fatto grandissime cose in Champions, ma ha un allenatore e una squadra che lo rendono una delle papabili vincitrici".
FUTURO - "Ho un anno qui con l’opzione per il secondo, c’è la possibilità che si possa allungare la mia permanenza a Parigi. Non voglio darmi scadenze, ma voglio giocare fino a quando mi accorgo che sono competitivo: finché ho offerte di questo livello io vado avanti, tanto per smettere c’è tempo".