NAPOLI - "Mi interessa vedere come squadra e città gestiranno il dopo-scudetto. Non è mai semplice. Bisogna avere la testa sulle spalle".
INTER - "I nerazzurri partono da una certezza: Lautaro Martinez. Vicino a lui Inzaghi saprà mettere i giocatori adatti ad esaltarne le qualità. Senza Lukaku e Dzeko, ma con Thuram e Arnautovic, l’Inter è in corsa per il titolo".
SORPRESA - "Mi auguro l’Atalanta. Lo confesso: ho un debole per la Dea. Mi piace la filosofia di gioco di Gasperini, mi piace la società, mi piace l’ambiente che è tutt’uno con la squadra. E poi attenzione alla Fiorentina di Italiano e vediamo che cosa combina il Bologna di Thiago Motta che, nell’ultima parte dello scorso campionato, mi era piaciuto parecchio".
TOP PLAYER - "Dico due nomi per “fratellanza”: Federico Chiesa e Marcus Thuram. Sono stato compagno di squadra dei loro papà, Enrico e Lilian, nel Parma. Li ha visti nascere. Logico che faccia il tifo per loro. Così come lo faccio per Dybala, autentico campione".
SERIE A AL TOP - "Quando ci saranno idee forti e ci sarà anche il coraggio di applicarle a qualsiasi costo. Se queste idee varranno più dei soldi, allora sì che potremo risollevarci. Sarebbe importante prendere coscienza del deficit rispetto ai campionati di altre nazioni, senza raccontarci le solite bufale".
MIGLIOR SCUDETTO - "Il primo, nel 2001-02, perché inaspettato. Vincemmo all’ultima giornata grazie alla sconfitta dell’Inter, era il famoso 5 maggio... E poi il primo scudetto con Conte in panchina, 2011-12: quel successo ha dato senso alla mia scelta di restare alla Juve anche in B, dopo Calciopoli. Sapevo che saremmo tornati ai vertici".
PORTIERI - "Voglio vedere la crescita di Vicario, ora al Tottenham, e Carnesecchi: hanno ottime qualità".