"Prima di decidere ho ascoltato la mente per capire se avevo ancora le energie necessarie alla sfida, poi il cuore, perché senza cuore non puoi vincere neppure a briscola. Se temevo di cadere di nuovo in depressione sotto il trauma del ritiro? Guardi, con la testa sono oltre il calcio già da qualche tempo. Ho molti altri interessi e non vedo l'ora di dedicarci lo spazio che meritano. Sono protetto da figli, amici, sorelle, genitori e ho la fortuna di avere accanto una donna, moglie, compagna e amica d'avventura come Ilaria. La depressione è un lontano ricordo divenuto persino abbastanza caro, perché il tormento mi ha fatto apprezzare quanto può essere intenso ogni singolo attimo di una giornata".
FIGLI - "Le confesso che i miei figli ambivano ad altri palcoscenici. Sa, loro avevano vissuto il super papà che gioca in Nazionale, per la Juve e il Psg, facevano fatica a pensarmi in un contesto diverso, ma credo che crescendo capiranno che è bello anche fare un passo indietro. Ormai vanno per i quattordici, dodici e sei anni. Devo dire che sono orgoglioso di loro e del rapporto che abbiamo instaurato".
DIRIGENTE - "No, non ho nessun accordo per fare qualcosa in società. Torno per la seconda volta in serie B e se ci sono stato a 28 anni, quando ero il portiere di riferimento mondiale, perché non tornarci a 43? Come nel 2006 scelsi la Juventus, oggi ho scelto il Parma. Potrei giocare anche in prima categoria, non cambierebbe il mio valore".
VALORI - "Se aspetti gli altri stai fresco, come mi ha insegnato mia suocera: se non ti dai valore, gli altri tendono sempre a sminuirti. Non bluffo. Mi sento addosso gli anni che ho, ma come Zelig ho la capacità di passare in un batter di ciglia da discorsi demenziali a analisi che credo abbastanza profonde".
POLITICA - "In questi anni sono stato oggetto delle accuse più fantasiose, insensate e offensive. Hanno detto: Buffon è un fascista. Non so che cosa rispondere, se non che mi sento e mi sono sempre sentito orgoglioso di rappresentare il mio Paese. Ho sempre creduto che le persone debbano essere uguali davanti alla legge, ma per me un uomo intelligente vale più di uno stupido, un uomo onesto vale più di un disonesto, un uomo capace vale più di un incapace. Capisco e ritengo giusto, umano e cristiano dare una mano a chi ne ha veramente bisogno, ma senza creare situazioni di disagio, di malessere o addirittura di conflitto tra chi è nato in Italia e chi vi è immigrato. Non mi sembrano idee di destra o sinistra, piuttosto parametri personali che servono a orientarmi. Se mi dovessi definire sul piano politico, direi che sono un anarchico-conservatore".
DONNARUMMA - "Le sue doti? La fisicità, il talento e la personalità".