ADDIO AL PSG - "Già cinque mesi fa il PSG mi aveva anticipato che a fine campionato mi avrebbe proposto il ruolo di secondo. Da gennaio ho avuto tutto il tempo per pensarci su e sono giunto alla conclusione che non fa per me, così ho rinunciato a tanti soldi (8 milioni di euro ndr) e all’opzione per un altro anno. La loro richiesta era assolutamente legittima, comprensibile e l’offerta allettante. Ma, a 41 anni, ho un bisogno quasi fisico dell’emozione, sono appunto alla ricerca dell'emozione".
FUORI DAL CAMPO - "Vorrei frequentare il corso allenatori, il corso per direttore sportivo, quello per dirigente d’azienda, mi piacerebbe perfezionare la conoscenza dell’inglese. In due parole, vorrei strutturarmi per tenere aperte tutte le opzioni. Lasciami sottolineare però che l’esperienza di Parigi è stata eccezionale sotto tutti i punti di vista. Un solo segno negativo: ho tolto molto a mia moglie e ai miei figli, ma voglio avere il tempo per farmi perdonare".
SARRI ALLA JUVE - "Vogliamo paragonare i quindici anni di Conte alla Juve con i tre di Sarri al Napoli? Ho toccato con mano la competenza del presidente, di Fabio e Pavel. Chi segue sempre gli stessi percorsi raggiunge sempre gli stessi traguardi e la Juve che cerca la Champions ha voluto tentare la strada della discontinuità, partendo dal presupposto che la squadra è difficilmente migliorabile. Sarri non è rivoluzione, né scommessa. È un percorso inedito, un’altra storia".
RONALDO - "Non scelse l’Italia, scelse la Juve. La Juve, se mi permetti, è una realtà a parte. Ci siamo visti a Torino, Ronaldo è molto altro".
RABIOT - "Rabiot è incredibile, fortissimo. E anche un ragazzo perbene e un ottimo compagno di squadra, le tempeste mediatiche che l’hanno visto protagonista non so proprio da cosa dipendano. Quello che ho conosciuto io è un fuoriclasse, un mix fantastico: ha la forza fisica di Pogba, è un autentico armadio, la personalità nel gioco di Vidal e potenzialmente il dinamismo e la capacità di inserimento di Marchisio. Deve migliorare i tempi di ingresso nell’area avversaria, può diventare uno da dieci gol campionato".