NUOVO RUOLO- "Da capo delegazione è tutto molto più bello e tranquillo, ma ugualmente sai di avere delle piccole responsabilità e ogni tanto la parolina va detta. Il piccolo consiglio, ma non solo ai giocatori: può essere importante dare una visione un po’ differente dovuta al vissuto. La cosa che mi piace di più è essere tornato in un ambiente che conosco da 30 anni e aver ritrovato persone che avevo lasciato qui cinque anni fa".
IMPATTO- "Completamente inaspettata e sotto certi aspetti questo fu un qualcosa di positivo, di migliore. Così butti in campo l’istinto, sotto certi aspetti è positivo".
CAPODELEGAZIONE- "Mi sento parte del progetto e non puoi che sentire una emozione. Poi chiaramente è diverso rispetto a quando sei nell’arena, quando sei un gladiatore, rispetto a quando sei spettatore. Ma uno percepisce i sentimenti in maniera direttamente proporzionale rispetto a quanto è coinvolto e io mi sento molto coinvolto".
ADDIO AL CALCIO- "Ero saturo del calcio, in questi giorni vedendo loro allenarsi non ho mai avuto mezza voglia. Sono felicissimo della mia scelta e so che non è così per tutti, sono ultra felice di questa scelta".