MOMENTO JUVE – “Non dico niente perché in questo momento ogni parola rischierebbe di avere una accezione polemica e non voglio. Anche quando c'ero io a volte è capitato di partire male, poi siamo arrivati in alto. È una questione di DNA della squadra e dei singoli individui. Non tutti possono avere il DNA della Juventus, un club con una idea chiara ed un imprinting altrettanto chiaro”.
CHIELLINI – “Mi manca, abbiamo condiviso tanta parte di vita. Lui come altri. È la cosa bella dello sport di squadra, la condivisione. Con il blocco storico della Juve siamo cresciuti insieme in tutto: mentalità, capacità. Chiellini è il giocatore che farei prendere ad esempio ad ogni giovane. Non è nato con doti tecniche speciale, è diventato un campionissimo attraverso lavoro, mentalità ed intelligenza. Le doti nella vita e nello sport aiutano, ma non sono tutto. Chiellini è stato il più grande miracolo che abbia mai visto nel corso della mia carriera, e lo metto fra i più grandi in assoluto”.