È nella storia di Juan Cabal che c’è racchiusa tutta la Juventus di Thiago Motta. È nel debutto e le prime partite da titolare, a sorpresa. È nell’essere scomparso, senza però finire nel dimenticatoio per il tecnico; è in quel cross che propizia l’autorete di Gila.
 
Sì, perché l’andamento di Cabal fotografa la situazione in casa bianconera: regola numero uno, non esistono gerarchie. O meglio, ci sono, ma sono sempre soggette a cambiamenti e aggiustamenti. E come avvengono questi? Mettendosi in mostra nel lavoro quotidiano tra le mura della Continassa: Cabal lo ha fatto, nonostante le tante panchine di seguito, e ha meritato di essere ripescato e messo titolare contro la Lazio.
 
Juventus-Lazio 1-0, PAGELLE: Cabal c'è, Douglas Luiz no. Yildiz, fuori gli attributi
E poi quel cross che, come ribadito da Thiago Motta nel post partita, è proprio quello che il tecnico vuole vedere. Il gesto tecnico che può scardinare le difese schierate, l’arma quando la partita si fa difficile come contro i biancocelesti. Ancora, Cabal lo ha fatto e per questo si merita il ruolo di protagonista.
 
La stagione di Juan Cabal, fin qui, è la fotografia della gestione del gruppo di Thiago Motta. E quel cross è il frutto che si raccoglie dopo aver seminato: per in questa Juve tutti si sentono e possono essere importanti, nessuno escluso.
 

Cabal Juve, la partita contro la Lazio

 
  • Minuti: 90’
  • Salvataggi: 3
  • Intercetti: 1
  • Contrasti a terra (vinti): 9 (5)
  • Tocchi: 90
  • Riusciti passaggi: 60/64 (94%)


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