Antonio Cabrini, storico giocatore della Juventus e campione del mondo nel 1982 con la Nazional, ha affidato il suo ricordo di Boniperti a Il Corriere della Sera: "Da ex grande calciatore è sempre stato vicino allo spirito dello spogliatoio. Il suo segreto? La competenza: aveva giocato più di quattrocento partite ad alto livello, sapeva riconoscere le qualità di un calciatore e anche quella dei propri collaboratori più stretti. Sbagliava pochissimi acquisti. La sua ossessione per i matrimoni? Dopo anni, ha ammesso di aver commesso un grande errore ad aver fatto sposare molti giocatori troppo presto: il novanta per cento di quei matrimoni sono falliti. La frase «vincere non è importante, è l’unica cosa che conta» a volte viene considerata poco sportiva... Chi la intende in questo modo, non capisce e non sa come era fatto Boniperti. La sconfitta per lui era un fallimento. E questo modo di pensare lo trasmetteva a tutti i calciatori".