Cabrini parla a La Gazzetta dello Sport a poche ore da Juve-Inter.

JUVE-INTER - "Soprattutto la tensione quando andavamo in trasferta a San Siro. Erano sempre partite molto tirate".

TRICOLORE - "L’Inter è una squadra forte, costruita per vincere. Anche un club come la Juventus deve sempre avere la missione di primeggiare, ma dopo quello che è successo la scorsa stagione capisco la società, che vede questo innanzitutto come l’anno del ritorno in Champions League dopo un 2023-24 senza Europa. Poi è chiaro che se arrivasse lo scudetto...".

DISTACCO - "Sarà una sfida equilibrata, giocata sul filo, anche un po’ nervosa. Non sarà decisiva, ma importante sì".

RILANCIO VLAHOVIC - "Io uno come Vlahovic lo farei giocare sempre. Ha 23 anni, è ancora giovane ma ha già dimostrato le sue qualità in passato. Poi servirebbe anche un gioco che riesca a sfruttare al meglio le sue caratteristiche, come l’attacco della profondità in cui sa essere devastante. Logico che se passa 90 minuti con la schiena alla porta fatica molto di più...".

Cabrini: 'La Juve non è inferiore al Napoli e alle milanesi'
JUVE DI STAGIONE - "Di sicuro la Juventus di questa stagione difende meglio di squadra, grazie alla protezione garantita dal centrocampo. La difesa è sempre una questione di collettivo, ancora prima che di singoli. Poi bisogna considerare la crescita di alcuni difensori, come per esempio Bremer che sta facendo un ottimo campionato".

CHIESA - "Sono contento di vedere Federico al top fisicamente, finalmente. Non c’erano dubbi sul suo valore, andava solamente aspettato, aveva bisogno di tornare a stare bene. Mi auguro che non abbia più problemi, è fondamentale sia per Allegri che per Spalletti".

GIUNTOLI - "Sulla sua importanza all’interno della società o dello spogliatoio stesso possiamo dire poco, non vivendo le cose dall’interno. Io però da un dirigente della sua caratura mi aspetto che possa replicare l’impresa di Napoli, dove è riuscito a vincere lo scudetto. Anche se il contesto è molto diverso: lì poteva fare mercato senza nomi e puntare su sorprese, qui l’ambiente pretende tutto e subito. Alla Juventus non c’è il tempo per crescere, tutti vogliono vincere subito".