Antonio Cabrini ha parlato dell'arrivo si Sarri alla Juve alla Gazzetta dello Sport: "E' un tecnico da Juve? Al momento è inutile e fuorviante dare giudizi appendendosi solo a una parola, una risposta, un gesto: di certo è un grande allenatore, usa parole chiare, ha idee altrettanto chiaro, e la società crede fortemente in lui. Ma il giudice è il campo, non una conferenza. Quello che ha fatto Sarri negli anni giustifica una scelta di questo tipo: il suo nome, poi, è circolato subito...".
 
MISSIONE - «L’Europa. Andate a chiedere a un tifoso juventino se vuole un altro scudetto o vuole arrivare a maggio a giocarsi la Champions.... Se per fare questo servirà giocar meglio di prima, è presto per dirlo: di certo, sarrismo e juventinità possono stare nella stessa frase».

'Vincere non basta più, Sarri alla Juve ha tutto da perdere': il commento
GIOCO E RISULTATI - «Certo che si può, ma non facciamo l’errore di sminuire il lavoro di Allegri, dicendo che vinceva giocando male. Non è mai stato davvero così: l’Atalanta era bella da vedere, ma è chi arriva primo che scrive la storia. A Torino conta la capacità di vincere anche quando non si è in giornata: prescinde da Allegri o da Sarri, è il Dna bianconero».

BERNARDESCHI - «Giusto specializzare Berna in un unico ruolo: per me è un esterno, a sinistra o a destra, ma un esterno e non altro».