SU SARRI - "Era un tecnico molto superstizioso, molto particolare. Eravamo soliti provare un'azione a centrocampo, passare il pallone a uno dei difensori centrali, metterci sopra un piede e tu dovevi semplicemente girarlo in diagonale, come alla ripresa di una partita. Ma ci lavoravi ogni venerdì con i giocatori reduci dalle nazionali al completo. Ci vuole solo una sessione, non è vero? Se siamo io e te, e tu devi mettere il piede sulla palla, e io devo girarla in diagonale, è tutto quello di cui abbiamo bisogno, una sessione".
ESERCIZI - "Ogni venerdì o ogni giorno prima di una partita, lui faceva fare questo esercizio. Mi ha fatto impazzire. Pensavo, va bene le prime settimane quando è appena arrivato, ma dopo qualche mese... Cosa sta succedendo qui? Dobbiamo farlo di nuovo?".