Superlega o Super Champions? Cairo non ci sta e si fa sentire, tirando in ballo - senza nominarlo - Andrea Agnelli. Il presidente della Juventus e numero 1 dell'Eca è infatti il bersaglio del patron del Torino, che nelle ultime ore è volato a Madrid per discutere con altri 200 club di tutta Europa della rivoluzione del calcio. European Leagues, Eca e Uefa: insieme per tracciare le linee, tra idee, attacchi e compromessi.

Intanto, Cairo, come riporta Tuttosport, espone il suo pensiero così: "Uno scandalo vergognoso, scellerato e assurdo. Qui c’è qualcuno che per aumentare il proprio fatturato propone di ammazzare il calcio italiano ed europeo. Il calcio di tutti i Paesi. Vogliono creare una Champions per pochi eletti. Formata da un gruppo di potentati, di squadre, autorizzate sempre e comunque a giocare nella maggior competizione europea. Tutti gli anni, indipendentemente dal piazzamento in campionato. In pratica, un circolo chiuso. O il più possibile chiuso. Il tutto, per far diventare i club più ricchi sempre più ricchi. E i meno ricchi sempre più poveri. E poi pensano anche a una terza Coppa: di consolazione, però. Per gli ultimi. Ma così si svuotano i campionati. Si uccide l’interesse per il calcio. I campionati nazionali interesseranno sempre meno ai popoli e pure ai media, se non daranno più la possibilità a tante formazioni di qualificarsi nelle Coppe, come accade ora. E poi arriverà il momento in cui la gente non si emozionerà più nemmeno a vedere sempre e solo le stesse squadre in Champions. Come diavolo si può pensare una cosa così assurda e ingiusta? E’ una follia. E’ una vergogna, è uno scandalo scellerato, irrispettoso per la gente e per il concetto stesso di sport, che vive di meriti sportivi da guadagnarsi ogni anno sul campo. E’ una proposta assurda perché è profondamente sbagliata, fuori dalla storia e antieconomica: basti dire che le semifinali di Coppa Italia hanno appena fatto registrare una audience maggiore rispetto alla semifinale di Champions tra il Barcellona di Messi e il Liverpool. Questo significa che la gente ama il calcio tradizionale, vuole tifare per le proprie squadre, grandi o piccole che siano. E vuole poter sognare. So-gna-re. Invece la proposta di una Super Champions a posti fissi per pochi eletti uccide i sogni, uccide l’interesse di centinaia di milioni di tifosi in Europa. Non avremo mai più favole epiche come il Leicester, tanto per fare un solo esempio".

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'SOLO PER INTERESSE' - "Ma siamo matti? E poi c’è l’assurdo nell’assurdo. Perché sempre e solo per aumentare il proprio fatturato, c’è qualcuno che pensa anche di far giocare questa nuova Champions al sabato e alla domenica. E le partite di un campionato svuotato in turni infrasettimanali, a scapito della gente e di queste manifestazioni. Ma per fortuna vedo che la Premier ha già detto no a questa proposta scellerata. E la stessa cosa ha fatto la Spagna: Tebas è letteralmente scatenato (il presidente della Liga, già candidato di Cairo a guidare la nostra Lega; ndr). E’ tutto davvero assurdo: basti dire che una squadra che perde la finale di Champions rischia al 99% di non giocare in Europa, l’anno dopo. In Italia, comunque, siamo in 16 su 20 a dire no: bene, siamo compatti. Ora a Madrid vedremo come si posizioneranno le altre nazioni. E come la pensano dentro all’Eca. Tutto questo, secondo qualcuno, dovrebbe entrare in vigore nei prossimi anni solo per veder aumentare il fatturato del suo club, a scapito di tutti gli altri, facendo giocare la propria prima squadra in Champions e quelle che oggi si chiamano seconde squadre non in C, ma in campionati nazionali di serie A totalmente svuotati di interesse: incredibile".

LA BATTUTA - "Non è nemmeno detto che così, poi, quel qualcuno riesca finalmente a vincerla, la Champions", la battuta a sfondo bianconero di un cronista presente a Madrid. Appunto a cui Cairo replica: "E’ vero, è vero. Vado a Madrid per dare battaglia. Questa cosa che va a vantaggio di pochissimi e a danno di tutti gli altri va stroncata subito. Al contrario, si devono promuovere gli investimenti per stadi nuovi, per potenziare i vivai, per far crescere le Nazionali: ecco cosa dovremmo fare in Italia per migliorare il calcio e farlo diventare anche più redditizio. E non creare delle Super Coppe bloccate, togliendo allo sport il fascino della competizione".