L'ANALISI - "Sulla base dei numeri a disposizione, dunque con un piccolo margine d’errore riguardo i dati non pubblici, ho calcolato una riduzione dei costi fissi quantificabile intorno ai 7 milioni nell’immediato e intorno ai 35, in prospettiva, al 30 giugno 2026. Un trend ancora insufficiente alla luce dell’obiettivo dichiarato del raggiungimento dell’equilibrio economico entro il 2027. E anche inferiore alle attese, dato che alla vigilia nessuno avrebbe potuto immaginare un mercato così attivo in entrata. A posteriori, la scelta della società sembra chiara: se la squadra si rivelerà competitiva sul piano sportivo, nei prossimi due anni saranno necessari soltanto piccoli accorgimenti. E, intanto, migliorerebbero i ricavi in conseguenza dei buoni risultati sul campo".
COME SONO MIGLIORATI I CONTI - "Attraverso altri espedienti. Uno: la modifica dei contratti in essere. I prolungamenti consentono di ottenere benefici: spostano in avanti il momento in cui il club potrebbe perdere il giocatore a scadenza, riducono al contempo il peso degli ammortamenti. È il caso di Bremer. E consentono di incrementare gli ingaggi senza appesantire troppo i conti, poiché la crescita dello stipendio è compensato dal minor ammortamento. È il caso di Cambiaso. Due: la cessione dei cartellini, appunto. E qui il lavoro di Giuntoli è stato notevole, pensando ai casi di Chiesa e di Kean, ma anche alla quindicina di operazioni riguardo elementi ancora considerati Next Gen a bilancio, come Soulé e Barrenenchea. Tre: i prestiti ad altri club. Un modo per risparmiare sull’ingaggio, in genere pagato dall’altro club, anche se l’ammortamento continua ad essere effettuato dal detentore del cartellino. È il caso di Rugani e Miretti. Quattro: le contropartite tecniche. Grazie a questa soluzione è stato possibile acquistare Douglas Luiz a oltre 50 milioni, per esempio, dovendo esborsare molto meno sul versante finanziario, includendo i cartellini di Barrenenchea e Iling-Junior nell’operazione. Se poi la Juventus dovesse decidere di contabilizzare l’operazione come permuta, il cambio di impostazione contabile porterebbe a un significativo beneficio in termini di minori ammortamenti. Cinque: i mancati rinnovi contrattuali. La scelta, ovviamente, libera il costo a conto economico del giocatore. È il caso di Rabiot e di Alex Sandro. Sei: le risoluzioni consensuali. In genere si tratta di un piano B, quando il club esclude un giocatore dal progetto tecnico e però non riesce a cederlo. È il caso di Szczesny, ma lo stesso si può dire di Allegri".
VOTO A GIUNTOLI - "Direi un bel 9. Il voto, però, è soggetto a condizione: una valutazione complessiva potrà solo essere fatta soltanto a fine stagione, quando sarà possibile mettere sul piatto della bilancia anche i risultati sportivi".