L'ex amministratore delegato della Juventus Giraudo era stato radiato a vita dalla giustizia sportiva in seguito al caso Calciopoli dell'estate 2006. Un percorso lunghissimo che però non è ancora giunto al termine. Giraudo si era rivolto al Tar del Lazio, che nella giornata di ieri, secondo Calcio e Finanza,  ha pubblicato le proprie motivazioni in seguito ad aver definito "inammissibile per difetto di giurisdizione" il ricorso di Giraudo contro la radiazione a vita decisa dalla giustizia sportiva italiana.


CASO GIRAUDO, LE PROSSIME MOSSE


Il fulcro del procedimento è l'incompatibilità della legge 280/2003. Che sarebbe quella che disciplina la giustizia sportiva seguendo il criterio della specificità dello sport, rispetto ai principi del diritto comunitario, che gli avvocati di Giraudo avrebbero voluto rimettere alla Corte di Giustizia Europea. Il legale Amedeo Rosboch, fa parte della difesa insieme a  Jean Louis Dupont ed ai microfoni di Tuttosport oggi ha dato la sua versione. 


Gazzetta - Juventus, il futuro di Locatelli si intreccia con De Zerbi: in Premier la stima non è cambiata
CASO GIRAUDO, PARLA L'AVVOCATO


"Avremmo preferito che il Tar entrasse nel merito della legge 280/2003, invece ha soltanto posto una questione di giurisdizione. Il dottor Giraudo è molto determinato ad andare fino in fondo. Stiamo valutando il da farsi ma posso anticipare che ricorreremo al Consiglio di Stato per impugnare la sentenza del Tar del Lazio e, nel contempo, andremo anche dal giudice ordinario, come scritto dal Tar stesso", queste le parole del legale che delinea chiaramente le prossime mosse.   

Scopri il nuovo canale WhatsApp de IlBianconero.com!

Ricevi tutte le notizie più fresche e selezionate direttamente dalla nostra redazione, in diretta e gratuitamente! Non perderti nemmeno un colpo sul mondo dello sport, con un focus speciale sulla Juventus e tanto altro!

È semplice e gratuito! Clicca su questo link e ISCRIVITI.