L’ex arbitro e varista Gianpaolo Calvarese ha parlato a Tuttosport di Juventus-Inter, big match in scena domenica sera.  
 
JUVE-INTER LA PIU' DIFFICILE - «Credo di sì, per vari motivi. Un problema mediatico: è un evento planetario, numeri incredibili. quasi un miliardo di potenziali telespettatori. E poi per motivi di tifo, perché un terzo d’Italia tifa Juve e gli altri due terzi, al di là della loro squadra del cuore, sono tendenzialmente antijuventini. Anche Roma-Lazio è difficile e la guardano in tanti, ma a fare il tifo sono solo romanisti e laziali. Juve-Inter la guardano tutti e tutti si schierano fra juventini e antijuventini. L’agonismo è estremo e i calciatori avvertono questo clima: sia la pressione mediatica, sia la storia della partita, alzano alle stelle il livello agonistico». 
 
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EPISODI - Sei rigori per l’Inter, 2 per la Juventus; 7 on field review per l’Inter, una per la Juventus: cosa significa? «Che forse è davvero la partita più difficile da arbitrare. Bisogna prendere, sia in campo che al Var, tante decisioni cruciali. I numeri dicono tanto ma non tutto, ci fanno comunque comprendere la complessità di questa partita. A livello disciplinare e comportamentale è forse anche più difficile di una finale di Champions League. Non mi ricordo una polemica clamorosa nelle finali degli ultimi anni, per esempio. Invece, a memoria, Juventus-Inter è stata una specie di buco nero che ha inghiottito molti arbitri. Prendete Orsato che, dopo l’episodio del 2018, non ha arbitrato l’Inter per qualche anno». 
 
SE SBAGLI CONTRO L'INTER E' PEGGIO? - «L’aspetto mediatico non è il mio campo e mi piacerebbe rovesciare a lei, direttore, questa domanda. Certo, sbagliare Juve-Inter può compromettere una stagione, se non un’intera carriera. E consideri che ad arbitrare Juve-Inter è sempre un numero ristrettissimo di arbitri. Forse il 10/15% dei direttori di gara. Anche questa volta i nomi in ballo erano solo due o tre. Sono sempre arbitri di un certo calibro». 
 
ECO MAGGIORE ERRORI PRO JUVE - «Mi perdoni, però questo non è un problema degli arbitri, semmai di chi racconta il calcio e seleziona cosa raccontare. D’altronde anche altrove succede questa cosa: il Real Madrid in Spagna riceve lo stesso trattamento della Juventus, per esempio. La squadra che vince più delle altre è la più amata, ma anche la più odiata». 
 
ERRORI - «Io posso dire che gli errori sono “semplici errori” e non ci sono macchinazioni. Soprattutto non sono mai unidirezionali e, oltretutto, penso che alla fine di un campionato gli errori tendano a compensarsi». 
 
6 RIGORI PER L'INTER, 2 PER LA JUVE - «Diciamo che finora tutti gli 8 rigori assegnati a Juventus e Inter mi sembravano adeguati. Credo che 6 penalty per l’Inter e 2 per la Juventus sia un numero squilibrato, ma frutto di un trend del momento, vediamo questi numeri a fine anno. Viste le qualità di entrambe le squadre, non credo che il rapporto a fine campionato resti di uno a tre in favore dell’Inter». 
 
SUA JUVE-INTER 'MALEDETTA' - «Sì, mi fa piacere e ammetto che fu una prestazione con qualche errore. È un bene che adesso si possa dire e ammettere. Una volta era un tabù, che per fortuna è stato superato. Non ho gestito al meglio la gara del 15 maggio 2021, fu comunque un momento di crescita e non trovo un’onta ammettere gli errori che non volevano avvantaggiare nessuno. Bisogna aver fiducia negli arbitri, anche se sbagliano, ed eliminare la dietrologia per incentivare la cultura calcistica». 
 
GUIDA - «È l’arbitro con più empatia di tutta la Can. Nel tempo è riuscito a costruire un rapporto con tutti i calciatori di altissimo livello, sempre nel rispetto della terzietà, e questo gli servirà certamente. Ma dovrà avere tanta intelligenza arbitrale, massimo equilibrio e anche un pizzico di fortuna negli episodi. Perché, diciamolo, ci vuole anche quella! Il suo punto debole è stata la vulnerabilità fisica, l’anno scorso è stato per tanti mesi fuori e periodicamente ha sempre avuto qualche piccolo acciacco. Sono sicuro che, stando bene fisicamente, sia un arbitro in grado di portare a termine la gara nella migliore maniera possibile, glielo auguro». 
 
IRRATI AL VAR - «Non ho timori a dire che Massimiliano sia il Var più forte al mondo. Ad oggi, su queste partite, il Var ha la stessa importanza dell’arbitro in campo, non a caso credo che sia la quinta volta che Irrati si siede dietro al monitor ad accompagnare l’arbitro in campo in una sfida fra Juve e Inter».