De Luca, governatore della Campania, ha parlato della situazione nella propria regione.

AGNELLI - "Vado fuori tema, ma non troppo. C'è stato una vicenda sulla squadra del Napoli. Cos'è successo? Ci sono due positivi nel Napoli, le ASL vengono investite del probelma e le ASL fanno esattamente ciò che prevede la legge, il ministero della Salute. Cioè: mettere in isolamento domiciliare i contatti stretti per fare i tamponi e assicurarsi che siano negativi quelli del Napoli. Interviene una complicazione: la FIGC fa un protocollo in deroga rispetto alle disposizioni al Ministero e delle Regioni relative ai positivi. Si apre un piccolo polverone: sulla base del protocollo, che è un atto privato e non conta niente dal punto di vista della legge e della sanità, i giocatori dal punto di vista della sanità sono posti alle stesse regole dei cittadini e perciò il Napoli non parte. La Juve fa una dichiarazione penosa, imbarazzate: c'è un protocollo e andranno allo stadio, e hanno comunicato che andavano a fare una dura competizione con i raccattapalle. Il presidente della Juve è un uomo appassionato di palle e palloni, mi permetto di ricordagli quello che diceva Schopenauer: la gloria bisogna conquistarla, l'onore basta non perderlo. L'onore basta non perderlo. Se io mi fossi comportato così, sentirei di aver perduto il mio onore sportivo. Vorrei domandare: che cosa rimane in questi atteggiamenti dello spirito sportivo? Stiamo parlando di sport o di chissà cos'altro? Parliamo di sport, lealtà sportiva, competizione leale e onesta, di rispetto degli avversari. Come ci si può ridurre alla meschinità di pretendere di vincere un incontro messi in quarantena da un'ASL? Persino Mancini si è lasciato andare a un'esternazione che poteva risparmiarsi, con molta simpatia ognuno deve fare il suo mestiere. Aggiungo una domanda: se ogni federazione sportiva decidesse di fare un protocollo in deroga? Se gli albergatori, che sono importanti pure loro, chiedessero procedure in deroga? Sciogliamo tutto e facciamo ognuno ciò che vuole. Capisco tutti i problemi, capisco che il mondo del calcio coinvolga tanti grandi interessi economici. Ma ci dev'essere un punto limite oltre il quale lo sport non è più sport".​

Juve-Napoli, sospetti di alleanza ADL-De Luca: arriva una smentita
RINGRAZIATECI - "Non sono neanche arrivati i ringraziamenti che dovevano essere rivolti al Napoli e alle ASL. Abbiamo evitato di contagiare Cristiano Ronaldo. C’è stato il caso del Genoa, avesse fatto lo stesso il Napoli... allegria, tutti positivi. E dopo una settimana, con Ronaldo positivo, avremmo conquistato i titoli del New York Times".​



LOCKDOWN - "Con un incremento di 800 positivi al giorno è lockdown in Campania. Voglio essere chiaro su questo: arriviamo alla chiusura di tutto. Stiamo lavorando per non prendere decisioni drastiche e per avere più posti liberi per i ricoveri in terapia intensiva. Chi non ha sintomi deve tornare a casa".

A DIFESA DELLA CAMPANIA - "C'è un'aggressione mediatica contro la Campania. Tutte idiozie le notizie sul bavaglio ai giornalisti sul fronte ospedaliero. Non bisogna dare la sensazione che esista solo il Cotugno, altrimenti tutti si riversano lì. Se si presentano centinaia di persone senza prenotazione per il tampone è ovvio che si crei un problema, ma non esistono tempi d'attesa di 10 giorni".

TAMPONI E PERSONALE - "Continueremo a fare 10mila tamponi al giorno, ma ci sarà il problema del personale, servono persone per gestire l'isolamento domiciliare e fare i controlli. Rispetto alla popolazione della Campania siamo quelli che hanno il minor numero di unità lavorative nel settore sanitario, specie se ci paragoniamo a Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Lazio. Noi ogni giorno facciamo un miracolo, lo dico per spiegarlo a chi fa aggressione mediatica contro la Campania".