Cinquanta milioni di motivi per salutare Cancelo, direzione Manchester City. E' difficile da spiegare, se non per questioni economiche. E' dura da digerire, soprattutto se i condizionali sono di gran lunga superiori alle giocate, ai cross, ai gran movimenti a cui Cancelo ha parzialmente abituato il popolo bianconero. E' una scelta, comunque. Una scelta opinabile, ma pur sempre dettata da una società che sul mercato ha una fama che la precede, che raramente sbaglia. Sembra un appiglio, lo è senz'altro: solo così ci si può fare una ragione di una cessione che, in questo momento storico della Juventus, con una squadra da rimpolpare specialmente dal punto di vista del tasso tecnico, un elemento come Joao Cancelo sarebbe stato meglio etichettarlo come 'incedibile'. 

Mercato LIVE: attesa per Sarri, Cancelo verso il City
SPIEGAZIONI - Ma la lista di chi non va via non ce l'hai mai davvero, è come nella vita: uno passa tutto il tempo a immaginarsi un futuro, e poi alla fine è il presente che lo storpia e gli dà direzioni inaspettate. Quella di Cancelo alla Juve resterà per sempre una grande storia a metà. Una promessa mancata, e non per colpe della squadra o di Allegri; un rimpianto sostanzioso, uno di quelli che ti monopolizzano i ricordi, per certi aspetti drammatico e per altri poco comprensibile. Ecco, quella del terzino resta una maledizione irrisolta: chiunque vada a sostituirlo non sembrerà mai abbastanza. Anche solo dopo un anno bello e difficile, con un menisco rotto e un pronto recupero. In mezzo a mille questioni, pensando a Cancelo, ne sovviene una che resiste e si fa largo tra le altre: come si fa a bocciare un prospetto del genere in un mercato avaro di qualità? Si fa. Per questioni economiche. Altrimenti è dura trovarne il senso.