Il nostro calcio continua ad interrogarsi sull'eventuale ripartenza mentre all'estero qualcuno ha già deciso di dire basta. Il direttore de Il Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni commenta la situazione partendo dalla notizia (poi smentita) della nuova positività di Paulo Dybala: "Quanti nemici ha il calcio italiano. Lo sgub sulla positività di Dybala al 4° tampone del quale nessuno conosceva il risultato, neppure il medico che l'aveva effettuato, è una delle tante gocce del mare di m.... che sta travolgendo il calcio italiano. Siti importanti e grandi giornali hanno ripreso la non-notizia senza verificarne l'attendibilità e trascurando la fonte: la trasmissione spagnola "El Chiringuito de Jugones", il cui corrispondente dal J Medical, Xavi te siervo la bufala, si è dileguato non appena arrivata la smentita".


NEMICI - "Il nemico principale del nostro calcio è appunto, il risultato in senso lato: il timore di una retrocessione può scatenare istinti insospettabili - scrive nell'edizione odierna del quotidiano -. Segue il rosso, inteso come debito, perdita o esposizione delle banche, ma anche assenza di liquidità: per evitare di versare qualche mensilità, 4, ci sono presidenti che sarebbero disposti persino a telefonare a Spadafora o a Ricciardi".

Dybala, parla Oriana: 'Paulo non è di nuovo positivo. Chi ha fatto uscire la notizia?'
POPULISMO - "Il terzo nemico è il populismo che anima quelli che inodano di offese e minacce la Figc, Lega e Gravina e subito dopo riempiono di complimenti quelli del Grande Affossatore che ieri ha fatto intendere che il Governo potrebbe addirittura donare soldi alla Serie A. Il paradosso è che il calcio italiano, consapevole delle difficoltà del Paese, non ha mai invocato aiuti di quel genere: si è limitato a richiederne spalmature delle perdite, benefici d'imposta, la sospensione per due anni della norma che vieta le sponsorizzazioni e la pubblicità del betting, unico caso in Europa".