Fabio Capello è intervenuto al Corriere dello Sport per parlare di riforme e di ciò che non va nel calcio italiano, partendo però da quello che serve: "Un lavoro molto grande e in profondità, quindi settore giovanile. Insieme a una dirigenza che abbia una visione internazionale e con idee innovative. Secondo me siamo arretrati sotto questo aspetto. Il campionato italiano, ognuno guarda al suo orticello, e non hanno un'idea di insieme su dove andare. Prendiamo la parte positiva delle critiche".

MIGLIORAMENTI - "Un allenatore ha detto che i miglioramenti si hanno tra i 4 e i 7 anni. Ma di che parliamo? Fino a 10 anni il divertimento deve essere l'unica cosa, tutti devono giocare e partecipare. Non si può fare la tattica. Questo che manca nel settore giovanile italiano e che non vedo. Se qualcuno non ha una visione futura i debiti mangeranno le società".

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VAR E ARBITRI - "Tempo effettivo è fondamentale, tutti devono giocare gli stessi minuti in tutti i campionati. Da noi come sbagliano i giovani vengono subito bocciati ed è una cosa pazzesca. Il Var, per me deve intervenire raramente, solo quando fa un errore grave l'arbitro e metterei accanto qualcuno che ha giocato a calcio e conosca cosa voglia dire un contrasto. Secondo me in Italia arbitrano con molta paura di commettere errori e fischiano tantissimo".