PER GLI ALLENATORI - "Sarà il campionato degli allenatori. Abbiamo fatto il pieno: Mourinho, Allegri, Spalletti, Sarri. C’è gente che ha già dato tanto, ma dovrà dare ancora. Il mercato è aperto e dovranno essere bravi a intervenire in corsa".
MOURINHO - "José ha la personalità giusta per una piazza come Roma, ma i problemi non mancano. La partenza di Dzeko mi ha sorpreso. non era solo il centravanti: era anche una fonte di gioco. La Roma ha azzeccato il portiere con Rui Patricio, Abraham può essere una buona soluzione. Il colpo in più potrebbe essere Zaniolo. È il più grosso talento italiano".
ALLEGRI 2 ALLA JUVE - "La Juve parte in pole position dopo le cessioni dell’Inter. Le aspettative sono tutte su Allegri e lo dico spassionatamente: non sarà facile ripetere i successi del ciclo precedente. Max deve mostrare forza e pugno deciso. Non vorrei che i calciatori prendano il suo ritorno come un alibi per scaricare le responsabilità. Mi attendo qualcosa di speciale da De Ligt e Dybala. L’argentino ha il potenziale del numero uno, ma gli è sempre mancato qualcosa".
MILAN - "Il Milan ha un progetto avviato. Giroud è un attaccante di spessore internazionale. Mi attendo l’esplosione di un talento dal potenziale enorme come Leao. Tonali deve dare segnali di crescita. Bisogna però valutare gli effetti della partenza di Donnarumma. Ha sposato un club di cui ora si parla in tutto il mondo, ma il Milan meritava maggiore riconoscenza".
SARRI E LA LAZIO - "La chiave è l’impatto del calcio di Sarri con un gruppo di qualità plasmato dagli anni di Simone Inzaghi".
ATALANTA - "Bergamo è un modello: allenatore di grandissimo livello, presidente ex giocatore che conosce bene le dinamiche del calcio, struttura abile nell’individuare i talenti. Nel gioco, l’Atalanta di Gasperini mi ricorda il Liverpool di Klopp".