"I numeri lo dicono chiaramente: Juventus e Milan devono darsi una mossa o rischiano il posto Champions per la prossima stagione". Parola di Fabio Capello, che per Gazzetta ha analizzato il percorso di due squadre allenate in passato. 

"Non a caso, a oggi entrambe sono fuori dalle prime quattro della classifica e non è affatto detto che si ripeta il grande exploit in Europa dello scorso anno, quando grazie agli ottimi risultati nelle coppe ottenemmo di qualificare cinque squadre al torneo continentale più importante", ha aggiunto il tecnico. Ma ha davvero ragione? I numeri, stavolta, ci vengono in soccorso. 


La media punti


La Gazzetta dello Sport ha analizzato la media punti attuale della Juventus, che si attesta a 1,8 punti per partita. Se questo ritmo dovesse proseguire, i bianconeri concluderebbero la stagione a 68 punti, lo stesso bottino che lo scorso anno aveva consentito al Bologna di piazzarsi al quinto posto, accedendo all’Europa League. Tuttavia, non è ancora certo che la quinta posizione garantirà automaticamente un posto in Champions League, rendendo questo risultato una magra consolazione per una squadra che aspira a tornare a competere al massimo livello europeo.

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"Per essere sicuri di non mancare l’obiettivo - aggiunge Capello -, Juve e Milan devono puntare almeno alla quarta piazza. E con la concorrenza che si sta delineando in questo primo spezzone di campionato, la corsa Champions per le due big pare tutt’altro che scontata".


I problemi della Juventus


La Juventus sembra soffrire particolarmente le squadre che attaccano in velocità, come ha dimostrato il Parma nell'ultima partita. L’Udinese, pur essendo un avversario fisico, fa meno paura in questo senso, ma va comunque affrontata con attenzione. L’assenza di Bremer continua a pesare, e Danilo, che dovrebbe essere un leader difensivo, sta deludendo: appare “leggero” nelle marcature e nelle letture difensive. È possibile che stia pagando un calo di fiducia dovuto alle scelte di Thiago Motta a inizio stagione, che lo hanno in qualche modo “depotenziato” come capitano.

Sul fronte offensivo, invece, i bianconeri stanno puntando di più sugli uno contro uno degli esterni, con Conceiçao che si distingue per la sua capacità di saltare l’uomo. Le critiche a Vlahovic per le occasioni mancate sono numerose, ma finché continua a creare opportunità, c’è margine per migliorare. L’attaccante serbo, quindi, non è motivo di preoccupazione, mentre lo sono alcune fragilità strutturali della Juventus, così come quelle del Milan, la cui destinazione resta incerta.