SULL'ITALIA - "Ho messo tutto me stesso perché questo sogno si avverasse. E' un'emozione che non so descrivere, ora mi giocherò le mie carte fino in fondo".
CHI RICORDA - "A Corsi ricordo Di Natale, a De Zerbi faccio invece venire in mente Schillaci e, in certi movimenti, Higuain. Posso sembrare poco fisico e poco tecnico, ma so io quello che metto in campo. E so che, quando c'è da mettere il fisico, metto il fisico, e quando c'è da mettere la tecnica, metto la tecnica".
SUL BARI - "Sono pugliese e tifoso del Bari. Ho vissuto esperienze forti, esaltanti e complicate, gioiose e dolorose, nella squadra della mia terra. Ma la mia carriera è svoltata quando mi sono staccato da entrambi: il Bari e la Puglia. Volevo dare tanto, ci sono riuscito solo in parte. Il Bari era diventato la mia ossessione: dovevo liberarmene. Mi è rimasto l'accento? E pensa che mi dicono che un po' è andato via. Immagina cosa fosse prima".