Curioso retroscena in merito all'ormai celebre "carta Covisoc", finora tenuta segreta ma oggi consegnata ai legali di Federico Cherubini e Fabio Paratici dopo il mancato accoglimento del ricorso della FIGC al Consiglio di Stato: come rivela La Gazzetta dello Sport, la Juventus non è mai nominata all'interno del documento, sei pagine in cui si parla di plusvalenze. Il procuratore Giuseppe Chinè, infatti, cita solamente i casi di Atalanta, Cesena, Chievo Verona e Perugia, ponendo una questione di metodo nell'individuazione di un possibile dolo sulle valutazioni gonfiate dei calciatori.