PRIMA DI JUVE-SPAL - Nella serata di ieri, prima che la Vecchia Signora infliggesse un sonoro poker alla Spal, alcuni tifosi della Curva Sud bianconera si sono resi protagonisti di una protesta quantomeno opinabile nel corso del minuto di silenzio per ricordare l'Olocausto prima della partita. Mentre la maggior parte dello stadio restava in silenzio e lo trasformava poi in un grande applauso, questi davano le spalle al campo di gioco con i calciatori abbracciati in cerchio nel ricordo di Anna Frank e degli altri morti in seguito al genocidio, cantando l'inno di Mameli.
"Non ci scandalizziamo di quanto successo in merito agli adesivi degli Ultras laziali in curva Sud. Con questo comunicato teniamo a evidenziare ancora una volta la diversa considerazione che viene fatta dai mass media nei confronti degli Ultras, soprattutto sul modo di tifare e di essere goliardici negli sfottò, a volte forse con un eccesso di black humor, che dovrebbe però essere contestualizzato esclusivamente come un puro campanilismo calcistico! Niente di più! Nel nostro caso non abbiamo visto lo stesso clamore mediatico in occasione della presenza di bandiere del Liverpool in tutte le curve italiane, o di adesivi recanti la scritta -39, o di cori contro i nostri morti. Tutto ciò fa sicuramente meno notizia rispetto a una prima pagina in cui si può etichettare una tifoseria: come fascista per un inno d’Italia cantato con la mano sul cuore, o razzista quando a un giocatore NON africano si dedica un “buuu” per un gesto antisportivo, o “discriminatrice territoriale” per un coro contro i napoletani, o addirittura antisemita per una 20ina di adesivi che circolano da anni in ambedue le tifoserie romane!
Ricordiamo anche che nessun minuto di silenzio o lettura strappalacrime è stata fatta quando, per mano delle forze dell’ordine, venne assassinato Gabriele Sandri con un colpo di pistola in un autogrill ad Arezzo.
Nessuna iniziativa è mai stata fatta prima del calcio d’inizio di una partita per gli Ultras attivi nel sociale, tra i primi a intervenire concretamente durante i terremoti recenti in Abruzzo/Lazio/Marche ed Emilia, o durante le alluvioni in Toscana e Liguria, o quando vengono raccolti migliaia di € per beneficenza o per le cure di un piccolo tifoso malato.