VITTIMA DEGLI ULTRA' - "Lo spessore criminale dei capi ultrà, interlocutori obbligati della società ha determinato, nei dipendenti deputati a trattare con costoro, uno stato di soggezione che la relazione, pur conoscendola, ha finito col sottovalutare", si legge nella memoria, con cui i legali bianconeri chiedono alla Procura di archiviare il caso. Perché, secondo gli avvocati, sulla Procura pesa un'ansia accusatoria: quella di dimostrare presunte relazioni tra Agnelli e Rocco Dominello, considerato dalla pubblica accusa un esponente della cosca dei Pesce-Bellocco. Agnelli prende quindi le distanze dall'accusa mossa dalla Figc di aver "favorito l’osmosi tra mondo ultrà e criminalità organizzata". I rapporti tra Juve e soggetti legati alla ‘ndrangheta "erano già stati esclusi dalla Autorità giudiziaria", si ribadisce: "l’avere voluto indagare, sostituendosi alla magistratura ordinaria, ha condotto gli estensori della relazione a commettere un gravissimo errore, la vittima di indebite pressioni è diventata artefice e complice del giro di facili guadagni derivanti dal bagarinaggio. Non è così". Secondo il presidente della Juve, la ricostruzione dei fatti effettuata da Pecoraro "non è aderente con quanto avvenuto". E' altresì sottolineato che "l’unico obiettivo era l’ordine pubblico dentro al nuovo stadio." D'altra parte, che la Juve fosse una vittima degli ultrà, lo avrebbero già appreso i carabinieri della compagnia Torino Oltre Dora. Nel documento pubblicato dal sito del Corriere della Sera viene citato un rapporto dei militari, in cui sono citate "strategie criminali" finalizzate a "estorcere biglietti e benefit". Con la puntualizzazione che "le concessioni sono il frutto della necessità di mantenere un ordine pubblico che è sempre stato gestito in collaborazione con le forze dell’ordine". Proprio nei confronti di queste ultime viene esplicitato come, prima dell’indagine Alto Piemonte, "nessuno ha mai preso provvedimenti" e come "...per evidenti politiche di gestione dell’ordine pubblico, è stata la Juventus a doversi occupare all’interno dello stadio della sicurezza, con la necessità quindi di doversi confrontare costantemente con soggetti problematici di difficile gestione".
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