"Sono giovani, possono incappare in errori del genere, un po' per inesperienza, un po' per amicizie sbagliate. Non lo metterei in croce, non è che ha truccato una partita, quello sì che sarebbe grave". Così parla Marco Baldini, storica voce della radiofonia italiana, noto (anche) per il vizio del gioco raccontato a più riprese.

"Primo, bisogna aspettare le indagini, vedere cosa è successo. Secondo, analizzare il comportamento di un ragazzo di 20 anni, quindi è facile cadere nell'errore. L'importante è che non sia una cosa compulsiva. Se è stato un peccato veniale, per divertirsi, alla fine non lo vedo una cosa grave. Non credo che debba meritare anni di squalifica per una cosa del genere. Però è un mio punto di vista. Se invece è un problema di dipendenza, è un bene che sia venuto fuori, perché così si fa curare".