UEFA O FIGC - "Un'autorità centrale sarebbe forse più equa per tutti. Come l’antidoping, una cosa del genere. Devi stare a quello che dice, che decide, e se poi c’è qualcosa che va a tuo sfavore puoi avere opportunità per difenderti. Ma in generale sai che c’è un’autorità che decide, verifica e controlla. Va bene se questa autorità centrale è un garante per tutti. Dobbiamo essere certi che questa autorità centrale faccia bene le cose, i test, i prelievi del secreto, che tutto venga letto in maniera uniforme e corretta, che sia uguale per tutti".
CHI SBAGLIA - "Risultati diversi? E’ molto strano. Per questo dico che dobbiamo andare a fondo, e capire bene. E credo soprattutto che questa diversità vada sanata, noi non possiamo avere un arbitraggio che adopera una regola o l’altra, dobbiamo essere certi dell’arbitraggio e basta".
CON L'UEFA - "Lì c’è un unico laboratorio che si occupa degli esami di tutte le squadre, appunto il SynLab".
PARAMETRI - "Io credo che ci siano delle sensibilità diverse da laboratorio a laboratorio, ma sinceramente non puoi sbagliare tutti i tamponi che fai. Su uno o due, ok, ci può stare, possono esserci delle incertezze. Ma dobbiamo arrivare a una soluzione definitiva".
COSA PUO' FARE IL CALCIATORE - "Niente, come tutti quelli del gruppo squadra. Fanno i test e aspettano l’esito. Attenzione: io penso che la stragrande maggioranza dei test vengano fatti bene. Ma, come ho detto, quando accadono queste cose devi andare a verificare chi ha sbagliato".