Il caso agenti offre un nuovo capitolo della vicenda. Nel mirino è finita la WSA di Alessandro Lucci, procuratore di Bonucci che sarebbe stato accusato di aver fatto pressioni su altri giocatori per cambiare procuratore. Attraverso un comunicato emesso dallo studio legale che si occupa della WSA, l’agenzia si è difesa: "Con riferimento alle notizie apparse i questi ultimi giorni su alcuni organi di informazioni, secondo le quali Alessandro Lucci avrebbe acquisito in modo illegittimo le procure di alcuni calciatori e Leonardo Bonucci avrebbe fornito un qualche contributo in tal senso, i miei due assistiti si dichiarano nella maniera più assoluta del tutto estranei a tali (presunti) fatti, perché certi di aver sempre, fino in fondo, osservato gli obblighi di lealtà, correttezza e proibità cui sono tenuti e rispettano ogni forma di settore. In considerazione di ciò, entrambi loro confidano serenamente nella bontà del lavoro degli organi federali preposti nei cui confronti nutrono massimo rispetto e si rendono, ovviamente, disponibili - ove fosse richiesto - a chiarire le loro posizioni in ogni sede. Posto quanto sopra, comunico altresì che Alessandro Lucci e Leonardo Bonucci mi hanno pure conferito incarico di agire nei confronti di tutti coloro che, a qualsiasi titolo e in qualunque modo, ledano il loro nome, immagine e dignità professionale. Diffidiamo chiunque, pertanto, dal dare credito e diffondere notizie totalmente false e diffamatorie".