Caccia alla talpa. Oggi non si parla d'altro. A Perugia si cerca la persona che avrebbe avvertito la Juventus che sull'esame fasullo di Luis Suarez c'era un'inchiesta in corso e che, quindi, era meglio mollare tutto. Ma come ha reagito la Juve a questa notizia?

Lo racconta Tuttosport, così: "Versione della Juventus: effettivamente, la Juventus sostiene da sempre che il problema erano le tempistiche per l'ottenimento della cittadinanza. E per questo la pista Suarez era stata abbandonata. La Procura la vede in modo diverso, perché fra le persone sentite c'è anche il prefetto Rabuano, fra le persone che la Juventus aveva contattato per capire i tempi della pratica e che ha detto: «L’ufficio in determinati casi può fare segnalazioni di urgenza dietro documentata richiesta, quindi la pratica poteva essere perfezionata anche a ottobre, salvo buon esito dell’attività degli uffici». E qui c'è un problema di interpretazione: perché la versione della Juventus potrebbe uscire rafforzata da quest'ultima affermazione. Rabuano non garantisce, infatti, la tassativa scadenza del 4 ottobre ed è proprio l'assenza di certezze che induce Paratici a virare su Edin Dzeko, a sua volta saltato all'ultimo momento in favore di Alvaro Morara. Il dg juventino non può permettersi di non ingaggiare un centravanti (per il quale Pirlo sta facendo pressione) e non vuole correre il minimo rischio di non riuscire a tesserare Suarez per un ritardo sulla pratica, visto che anche solo 24 ore potevano far saltare tutto". Ecco perché la Juve appare tranquilla.