LE INDAGINI - Ieri il Colonello della Guardia di Finanza Selvaggio Sarri (solo omonimo dell'ex allenatore bianconero) aveva spiegato che la Juventus non è indagata: "Non c’è stata alcuna pressione esterna, è stata iniziativa di chi lavora all'Università di Perugia che si sono lasciati ammaliare da un personaggio del genere. La Juventus non è indagata, attualmente, ma vediamo cosa emergerà". Sarri però non ha escluso nessun tipo di sorpresa dopo aver analizzato account di posta elettronica e dati dei cellulari.
LA VIRATA - I bianconeri intanto, già un paio di giorni prima dell'esame, capendo che i tempi sarebbero stati lunghi e si sarebbe andato oltre il 5 ottobre, giorno di chiusura del calciomercato, ha virato su altri nomi concentrandosi in particolare su Edin Dzeko. L'affare con la Roma poi non è più andato in porto - per ora - perché i giallorossi non hanno sbloccato l'operazione Milik con il Napoli non trovando un sostituto al bosniaco. E la Juve, storia di due giorni fa, con l'arrivo a Torino prima delle visite mediche e dell'ufficialità arrivata ieri, ha puntato tutto sul ritorno in Italia di Alvaro Morata.