Le società di Inter e Milan, considerate parti lese nell'inchiesta "Doppia Curva", non hanno tesserati indagati, ma i pm di Milano hanno richiesto un "cambio di passo" nella gestione dei rapporti con il tifo organizzato. L’obiettivo è prevenire eventuali rischi di procedimenti di prevenzione, che potrebbero condurre a un’amministrazione giudiziaria dei club—a livello pratico, una situazione senza precedenti nel mondo del calcio.

La procura intende valutare come i due club affronteranno le pressioni e le dinamiche del mondo ultras, chiedendo di alzare una vera e propria "barriera" per evitare future minacce o ricatti. Sia Inter che Milan hanno subito risposto positivamente, collaborando attivamente con i consulenti della procura per dimostrare il loro impegno a prendere le distanze da ogni tipo di ingerenza esterna.