Portiamoci avanti nel tempo: è domenica sera, Roma-Juve. I bianconeri festeggeranno lo scudetto davanti ai tifosi giallorossi?
Lei ha affrontato da giocatore i giallorossi di Liedholm, quelli dello scudetto 1983. Cosa manca a questa Roma per colmare il gap con la Juve?
Questi sono problemi di Spalletti, la società sa senza dubbio quali sono le mancanze. Se in questo momento tra Roma e Juve ci sono molti punti di differenza, vuol dire che qualcosa nei giallorossi non ha funzionato. Fermo restando che davanti hanno una delle squadre migliori, non solo in Italia ma anche in Europa.
Sei scudetti: Barzagli, Bonucci, Chiellini, Marchisio e Lichtsteiner possono raggiungerla nell’Olimpo dei calciatori con più titoli in maglia bianconera.
Come si fa a tenere alta la tensione dopo aver vinto così tanto?
E’ nel Dna di questa società. Qui c’è gente che ha fatto la Serie B ed è tornata grande, gente come Buffon e Chiellini. Quindi anche chi arriva dopo, impara subito cosa significa vestire questa maglia. E se non lo impara, c’è chi glielo fa capire…
Come finirà Juventus-Real Madrid?
Io spero nella vittoria della Juve. E’ un terno al lotto, come ogni finale, ma spero caldamente che stavolta la Coppa prenda la strada di Torino.
Dani è un professionista esemplare, dopo l’infortunio è migliorato tantissimo con la Juve. Detto questo, rimane un terzino. Anche se, con la sua qualità, può giocare avanzato o fare addirittura il mediano.
E Cuadrado?
Cuadrado può giocare da esterno alto, quando non si addormenta (ride, ndr). Ma nel calcio di oggi l’ala è un ruolo che non esiste più, anche se qualcuno prova a sfruttarla sempre con il 4-3-3.
Chiudiamo con un commento su Antonio Conte, che lei ha conosciuto giovanissimo nel Lecce di Fascetti. Se fosse in lui, accetterebbe la proposta dell’Inter diventando il nuovo tecnico nerazzurro?