Guido Fienga a muso duro. Il CEO della Roma al termine della discussione del ricorso presso il Coni del caso Diawara, ha attaccato pesantemente la Lega Serie A in merito alla decisione di far slittare al prossimo 7 aprile il recupero di campionato tra Juventus e Napoli. La Roma si era già mossa per vie legali, ma ha ricevuto una replica negativa da parte della Lega. Fienga ha detto: "Su Juventus-Napoli non vorrei aggiungere nulla rispetto a una lettera che ho scritto ed era chiara. La risposta della Lega non voglio commentarla perché è più ridicola della decisione. Le motivazioni non ci sono state, è stato detto che la decisione non necessita di motivazioni. Le uniche motivazioni non sono raccontabili".

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RINVIO ROMA-NAPOLI - "Non si intende accogliere la richiesta di rinvio della Roma senza dare motivazioni, adducendo che la prassi vuole che in partite che non si riferiscono a cambiamenti per coppe europee basta l'accordo di due squadre perché la Lega possa spostare la partita. Immaginate cosa possa accadere se questa regola veramente si applicasse a fine campionato. Uno strappo? Non stiamo pensando a nulla se non a fare il nostro campionato e spingere perché non ci siano più comportamenti così parziali e soggettivi all'interno di una Lega che ha lacune nella governance e nella gestione". §

LA RISPOSTA PARTENOPEA - Enrico Lubrano, avvocato del Napoli, ha risposto per le rime sulle frequenze di Radio Kiss Kiss: "La Roma ha contestato i quindici giorni di preavviso, ma è a discrezione del presidente della Lega Serie A e quindi lo spostamento stabilito in data 7 aprile è assolutamente legittimo. Fienga? Sono valutazioni di opportunità, sul merito si può dire tutto o niente. C'è la discrezionalità del presidente della Lega e la Roma può contestare la decisione ma non è stato violato a l'articolo 29".