Intervenuto sul canale Youtube Colinterview, Mario Lemina ha parlato anche della sua esperienza in Champions con la Juve, senza nascondere qualche rimpianto. Ecco il suo racconto: “Dopo la prima stagione (eliminazione contro il Bayern, ndr.), bisogna dire che è esploso Dybala alla Juve, poi c'erano Higuain, Morata, Dani Alves un giocatore incredibile, importante nello spogliatoio. C’era questo mix che doveva trovare l’amalgama. Con queste individualità in Italia si vince, anche se abbiamo dovuto lottare e non è stato semplice. Al secondo anno i giocatori si conoscevano, Pjanic che era on fire, Khedira che di solito era sempre infortunato e non si è mai infortunato in quella stagione e io non ho più giocato (ride, ndr.). I tre dietro erano fenomenali, Alex Sandro era al suo miglior livello". 
E ancora: "In quella stagione è stato raggiunto un livello altissimo e poche squadre potevano batterci, lo sentivi che il gruppo andava tutto nella stessa direzione. Si voleva solo vincere, una sconfitta era la fine del mondo, una cosa mai vista. Abbiamo battuto il Barcellona, ma abbiamo pensato di poter andare fino in fondo contro il Lione. A Lione, finiamo in dieci perché vengo espulso, dominiamo, vinciamo con un tiro incredibile di Cuadrado e lì pensiamo di poter arrivare fino in fondo. Davanti avevamo qualità incredibili, quando hai Mandzukic, Higuain, Dybala sai che basta un’occasione davanti, un episodio per fare gol".