Alla vigilia della gara di Coppa Italia col Genoa, il dubbio di Pirlo era a metà campo su chi dovesse giocare tra Rabiot e Bentancur. L'uruguaiano rimane in campo per un tempo nel quale non esalta i tifosi e non convince l'allenatore, che all'intervallo cambia e inserisce il francese.

LA PRESTAZIONE - Non che Rabiot sia andato tanto meglio di Bentancur, anzi. Ma Rodrigo ci aveva abituato a ben altri livelli. Col passaggio da Sarri a Pirlo sembra aver avuto un'involuzione netta. Ieri sera era partito bene con un passaggio illuminante che faceva sperare in una partita da protagonista, ma poi c'è stato poco e niente finché è rimasto in campo. Era una gara nella quale c'era più da inventare che da rompere il gioco avversario, la Juve gestiva ma l'uruguaiano non era sempre dentro al gioco.

Juve-Genoa, Pirlo non è contento di questo giocatore: ecco cosa gli ha detto
CAMBIO MODULO - Spesso la manovra passava per Arthur, e lui veniva limitato a compiti difensivi. Che fine ha fatto quel tuttocampista che avevamo visto un anno fa? Sicuramente tra le variabili che stanno condizionando il suo rendimento c'è anche il cambio di modulo: Rodrigo ha risentito del passaggio dal centrocampo a tre a quello a quattro, ha perso tutte le sue certezze e senza un vero regista a metà campo - parola di Pirlo - spesso anche lui è stato costretto a fare un ruolo nel quale non si è adattato alla perfezione.

PROBLEMA CARTELLINI - Poi, c'è un problema: quel cartellino giallo. Anzi, quei cartellini gialli. Quanti sono? Sette da inizio stagione, tra campionato e coppe. Mica pochi... Anche ieri, verso la metà del primo tempo entra in ritardo su Rovella e tac: ammonito. Di nuovo. Un difetto da sistemare perché alla lunga potrebbe costargli caro. Già contro il Sassuolo Pirlo gli aveva mandato un messaggio nel post partita: "L'ho sostituito perché rischiava di prendere il secondo giallo e siamo stati svelti a toglierlo". Proprio come ieri col Genoa. Una storia che si ripete, un difetto da analizzare e un rendimento da migliorare.