SENSAZIONI - "Sto bene, sono sereno, son contento di essere arrivato a una scelta mia. Ho vissuto anni bellissimi, indimenticabili, però sentivo dentro di me che era il momento giusto. Mi sono divertito fino alla fine. Ho tanti ricordi, tante emozioni, sicuramente tanto orgoglio per quello che ho fatto e sono riuscito a dare. Neanche nel sogno più bello il piccolo Giorgio poteva immaginare di giocare così, sarebbe stato felice di giocare anche solo nel Livorno e invece è riuscito a fare molto di più".
PASSIONE - "La cosa che ho tenuto di quand'ero piccolo è la passione, mi sono divertito fino all'ultima partita tre giorni fa. E paradossalmente mi sono divertito molto di più negli ultimi anni, perché ho raggiunto una maturità e mi sono goduto ogni momento con molta meno tensione e pressione rispetto agli anni prima, godendomi ogni passaggio e vittoria, ma anche ogni sconfitta".
ESORDIO ALLA JUVE - "Era ottobre e non avevo fatto ancora un minuto, era l’89’ e Capello disse: 'Questo ragazzo si impegna così tanto... Facciamogli fare un minuto'".