Il sogno, Dybala, non l'ha mai nascosto. Del resto, perché dovrebbe? Nella mente - e nelle intenzioni - dell'argentino c'è una sorta di dolce ossessione: vuole essere il migliore, non solo per dimostrarlo a chi l'allena o a chi gli paga lo stipendio. Vuole farlo perché di base ne ha bisogno lui, prima ancora del mondo fuori che l'aspetta e lo brama, ma allo stesso tempo si è già allenato a puntargli il dito contro. Ecco perché le parole di Chiellini, rilasciate in una bella e lunga intervista a Gazzetta, sanno di ulteriore consacrazione: il parallelo ora va lontano, e quasi inizia a toccare numeri da Del Piero. 

LE PAROLE DI CHIELLO - "Paulo è una persona molto silenziosa, un ragazzo d’oro che abbiamo visto crescere con noi. Paulo è uno che non parla tanto, ma alla fine fa, e lo dimostra in campo". E' il suo capitano a ricordargli doti importanti, non solo dal punto di vista tecnico. Ed è ancora il suo capitano a difenderlo a spada tratta quando si parla della scorsa stagione: "Si parla di stagione brutta? Dipende da cosa gli si chiede". Perché ormai sembra la storia più vecchia del mondo: la Joya, vicino alla porta, "fa anche gol". Da centrocampista ne fa 5? "Non c'è niente di male, fa giocare la squadra ed è importante in altri ambiti". Non ci sono parole migliori per descriverlo. 

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IL FUTURO - La Juve l'aveva scaricato in estate, Dybala ne ha inevitabilmente risentito. Ha scelto lui, di restare. Anche contro le direttive della società. "Ha avuto l’occasione di andare via ma è uno che ci tiene a fare il salto di qualità qui, è uno che ha portato la fascia di capitano con onore, perché l’ha meritato", ha proseguito Chiellini. Che gli traccia una strada per il futuro: la stessa di Trezeguet, Camoranesi, Nedved. No, non menziona Del Piero: Giorgio sa che è un'altra cosa. Ben più importante. L'ambizione di Dybala, però, resta quella.