Intervenuto a Torino all'evento "Topps per Insuperabili", Giorgio Chiellini ha parlato anche del momento della Juventus, con la società indagata nel caso plusvalenze. Ecco le sue dichiarazioni a Sky Sport: "Ho già parlato abbastanza chiaramente nel post partita di martedì, con parole semplici ma importanti, che non ho detto io per primo ma che ho ripreso dal mister Allegri perchè era un sentimento che provavo anch'io e mi ha colpito. Le indagini lasciano il tempo che trovano. A parte i titoloni che escono, bisogna aspettare, ma ci siamo abituati, sappiamo che quando si tratta di Juve ogni cosa viene amplificata per un milione. Dobbiamo essere responsabili, non serve fare niente di straordinario che non sappiamo fare, basta metterci l'impegno e ridare qualcosa a una società che ha dato tanto a noi, dipendenti, giocatori, dirigenti, allenatori, tifosi. Il mio, quindi, era un appello esteso a tutti, a quelli che ci stanno intorno ma anche a quelli che ci sostengono ogni giorno da tanti anni. Anche se dispiace vivere certe difficoltà abbiamo l'obbligo morale di sostenerci a vicenda: se faremo questo passaggio ne usciremo rinforzati e sapremo creare qualcosa di ancora più bello".
Sul ricambio generazionale in corso alla Juventus, squadra che ha l'età media più bassa tra le big di Serie A: "Ha detto bene Allegri l'altro giorno, c'era un vecchio in campo e doveva compensare, gli ha messo tutti i ragazzotti intorno (ride, ndr.). Se sta cambiando la filosofia della società? Fa parte del gioco, dei cicli che ci sono, ora ne sta nascendo uno giovane, è normale: negli anni scorsi eravamo una delle squadre più vecchie, a un certo punto devi ripartire. Questo comporta anche delle difficoltà ma noi cerchiamo di dare una mano ai giovani, mentre loro danno una mano a noi perchè devono spingerci e trascinarci quando noi non ce la facciamo. Quanto riuscirò ad andare avanti? Parlare di "molte" stagioni forse è un po' troppo. Ho imparato a vivere alla giornata, anche perchè poi magari ti capita un infortunio, come quello successo a me due anni fa, nel momento migliore della carriera, che ti stronca. Un infortunio a questa età vale il triplo, neanche il doppio: poi si fa più fatica a recuperare, non è facilissimo ritrovare un equilibrio. Finchè riesco a mantenere un buon rendimento vado avanti con piacere perchè mi diverto, questa è la verità. La cosa bella sarebbe riuscire a capirlo un attimo prima, ma non è semplice, l'ho visto in tanti miei colleghi. La battuta l'ho già fatta, speriamo di andare avanti come Gigi Buffon, di giocare fino a 50 anni".