"Ha ragione Allegri, le altre hanno qualcosa in più". È lapidario Giorgio Chiellini. L'ex capitano, uno che la Juve la conosce bene, non vede tra le favorite per lo scudetto la "sua" Signora, definita una "squadra giovane" e dunque difficilmente paragonabile ad altre big che, invece, possono contare su elementi di maggiore esperienza. Vero, i bianconeri hanno Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, con cui "si può fare qualcosa di importante", che però devono innanzitutto trovare continuità fisica e di rendimento. Una considerazione che fa riflettere, proprio perché non arriva da un tifoso qualsiasi ma da una leggenda del club, un giocatore che ne ha osservato da vicino gli ultimi cambiamenti e che ha fatto la storia recente della Juventus, in cui in un futuro neanche troppo lontano potrebbe tornare con un ruolo diverso, da dirigente.

Da Rabiot a Locatelli, la Juve non gira. E i giovani...
Una considerazione che, tra l'altro, fa seguito alle dichiarazioni, molto simili, di Miralem Pjanic, che solo pochi giorni fa aveva posto l'accento proprio sul gap tra la squadra bianconera e le rivali, "più attrezzate" per la lotta ai primi posti, soffermandosi soprattutto sul centrocampo che, a detta sua, manca di maturità - individuata solo in Adrien Rabiot - ma anche di creatività e capacità di gestire il gioco. Il motivo? Sempre lo stesso indicato da Chiellini, ovvero la presenza in rosa di tanti giovani che, giustamente, devono avere il tempo di crescere. Se due indizi fanno una prova, dunque, viene da pensare che gli ex Juve abbiano ragione. E che la strada per tornare ai fasti di un tempo non sia nemmeno così breve...