Ritmo, ritmo e ancora ritmo. E' stato un Federico Chiesa a tutto gas quello visto contro il Milan, un Chiesa che ha rimesso in campo tutto se stesso. Sì, perché dopo qualche minuto di ambientamento, Fede è tornato a fare il Fede, quello conosciuto prima dell'infortunio e che lui stesso e la Juventus hanno cercato per tutto lo scorso anno. Certo, è solo la prima amichevole estiva, ma qualche segnale l'ha dato ed è obbligatorio coglierlo. Sono lampi, lampi del suo talento che nessuno dubitava ci fosse ancora, impolverato dai mesi di stop e da una condizione mai ritrovata dopo la lunga assenza, ma sono soprattutto piccoli avvertimenti. Per gli altri e per sé. 

CONFIDENZA - Più di tutto, in Chiesa, si è rivista la voglia di puntare con costanza l'avversario, di sfidarlo costantemente, uno contro uno, sia nello stretto che in velocità. Ed è questa la vera buona notizia per Massimiliano Allegri. Il Federico spento dello scorso anno sembrava spesso prigioniero della scarsa brillantezza nel chiudere le sue giocate, dei troppi pensieri. Poco libero, insomma, di esprimersi sfruttando le sue vere doti. Ecco, stanotte è stato tutto diverso. La sicurezza nei propri mezzi è la base per chi fa del duello la sua arma migliore, la serenità il miglior compagno di viaggio. Che Chiesa abbia tanta voglia di rimettersi al centro della Juve non c'è dubbio (nonostante il mercato), ma questo deve inevitabilmente essere solo il primo passo di una lunga rincorsa, che proverà ad accorciare a modo suo... con un lampo di talento e velocità.