nessuna intenzione di voler fare polemica con lei, soltanto il pretesto per farle qualche domanda e formulare, serenamente, qualche considerazione.
L’ha vista Liverpool–Barcellona? Presumo di si, e penso che, come il sottoscritto e milioni di altri juventini, non sarà rimasto indifferente di fronte all’impresa titanica compiuta dagli uomini di Klopp. Una prestazione pazzesca, per una rimonta considerata quasi inimmaginabile alla vigilia, pur conoscendo bene il carattere e le capacità della squadra britannica e del suo tecnico. Un’impresa del genere, però, resterà a lungo negli occhi e nella memoria di chi l’ha guardata in diretta, talmente è stata fantastica e disumana allo stesso tempo.
Guardando il Liverpool ci siamo resi tutti conto, credo anche lei, di quanto sia evidente la distanza tra l’attuale Juventus e le altre big del calcio continentale, sia nel modo di giocare, quanto nel tipo di mentalità. I Reds osano, non hanno paura, non si lasciano intimidire da Messi e da tutti gli altri campioni del Barca, anche se all’andata hanno incassato tre reti e il passaggio in finale pareva compromesso. Giocano, ci provano, sono stati loro ad intimidire i blu grana, non il contrario.
Altrettanto perdente e fallace è pure la teoria della fatalità. Tradotto, troppi infortuni nel momento topico della stagione e, quindi, giocatori importanti che vengono a mancare quando ne avresti maggiore bisogno. Contro il Barca, il buon Klopp ha dovuto fare a meno di tre titolari importanti (Salah, Firmino e Keita) ma non si è pianto addosso, al contrario ha preparato e caricato la squadra al punto tale da ottenerne ugualmente una prestazione di altissimo livello, sfociata poi nella conquista della finale.
Caro Pres, il football è cambiato, e la nostra Juventus non ha scaricato gli aggiornamenti. Che dice, resettiamo? Confido in lei e nel suo concreto desiderio di voler continuare a vincere, non accontentandosi di annoverare, stabilmente, il suo club tra i primi 8 d’Europa. Gli obiettivi minimi non appartengono alla Juventus, e nemmeno alla sua famiglia.